Il progetto
Bologna, un punto d’incontro di tantissimi mondi
Bologna ci parla da ogni portico e da ogni palazzo storico, protetti da una tenda rossa che diventa voce e linguaggio della città, che ci racconta chi nasconde o protegge nella sua penombra: un teatro, un negozio o una pasticceria storica, un’antica bottega o un museo. Questa interfaccia che da 500 anni si inserisce tra il “fuori” e il “dentro” le case, tra il “fuori” e il “sotto” al portico, l’abbiamo elevata a simbolo di una città che ha costruito il suo carattere su questa sua prerogativa architettonica, e contemporaneamente le sue mille splendide contraddizioni e i suoi molteplici MONDI.
DiMONDI nasce per portarsi Bologna cucita addosso, sono oggetti pensati e assemblati da persone che la vivono e ci lavorano, progettando grafica, design, cultura e relazioni, interpreti contemporanei dello spirito della città, della sua grande tradizione creativa ed artigianale, della sua unicità racchiusa in un oggetti che diventano un racconto di strade e portici, di volti e sapori, di emozioni e di storie.
Il nome
DiMONDI è un nome iconico, da sempre tra i più usati nel dialetto bolognese, che contamina spesso anche l’italiano locale indicando abbondanza.
“piaciute le tagliatelle?” “Dimondi!”
La Città
L’identità della città di Bologna si basa sulle sue differenze, sulle continue contaminazioni e sui tanti mondi che la popolano e ne difiniscono il carattere.
“È rossa, non ho mai visto un rosso come quello di Bologna. Ah, se conoscessimo il segreto di quel rosso…”